Bagno di Romagna è il tempio del vivere lento dove natura e benessere si fondono. Il calore naturale delle acque, l’intensità dei sapori, la cordialità di una piccola comunità di montagna e la qualità dei servizi, frutto di una lunga esperienza, sono le anime di una terra di incontri. La storia del lungo legame con Firenze. Il piacere del corpo, coccolato, massaggiato, cullato dalle acque termali. La natura del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e la sua rete di borghi e sentieri. La gastronomia, quella raffinata dei grandi chef e quella conviviale delle piccole locande e la spiritualità dei luoghi sacri che punteggiano i suoi dintorni.

Prima tappa: centro storico e Palazzo del Capitano

Appena arrivati a Bagno di Romagna è d’obbligo un passeggiata per le antiche vie del centro e una visita alla bella piazza che si apre in mezzo al paese e ne costituisce il salotto. Dominata dall’alto campanile a torre quadrata la piazza è racchiusa tra la splendida Basilica di S. Maria Assunta, il Grand Hotel Terme Roseo e il palazzo detto della ex Pretura costruito nel 1865. A due passi da Piazza Ricasoli, sull’elegante via Fiorentina, sorge uno degli edifici più qualificanti e ricchi di storia di Bagno di Romagna: Palazzo del Capitano. La sua facciata, animata dagli stemmi lapidei dei Capitani, racconta la lunga dominazione di Firenze su questa parte di Romagna, iniziata nel 1404 e terminata nel 1923 con il passaggio del Comune alla Provincia di Forlì. Oggi è visitabile e al suo interno sono collocati la Biblioteca e l’Archivio Storico Comunale, l’Ufficio di Informazione e Assistenza Turistica (IAT), il Centro Visita del “Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna” con stanze tematiche dedicate. I saloni al primo piano ospitano periodiche mostre e convegni. Sul retro del palazzo da non perdere la passeggiata su via palestro e vicolo del Voltone.

Seconda tappa: il Sentiero degli Gnomi

Il sentiero lungo poco più di 2 Km, segnalato da un colorato cartello, inizia dai giardini pubblici di Bagno di Romagna, in Via Lungosavio.
Attraversato con un ponte il fiume Savio si è già immersi nel bosco e nella fantasia: si sale inoltrandosi nel folto della vegetazione, tra scogli e massi, costeggiando il torrente Armina. Il sentiero è largo, agevole, sicuro, scandito ed accompagnato da ponticelli, cartelli con disegni, sculture di pietra, sagome di animali, casette di legno ove i bimbi lasciano messaggi per gli amici Gnomi. Giunti ad una fonte, si prosegue sulla sinistra ancora in leggera salita e, seguendo le indicazioni, a destra fino alla “Radura degli gnomi” ove si può sostare su sedili di legno prima di scendere verso la fonte. Il percorso è ad anello e si percorre in circa 45 minuti.

Terza tappa: il Bosco del Benessere

Il Bosco del Benessere è un percorso ad anello di 1,4 Km che porta il visitatore ad effettuare un vero e proprio “bagno di foresta”. Un’immersione nella natura che ha lo scopo di dare un beneficio psicofisico completo. Più tempo si trascorre nel bosco, immersi nella natura, più benefici si hanno per la salute. Una forma di terapia senza medicine, un’esperienza che distende i nervi, favorisce l’ossigenazione dei tessuti e la produzione di vitamina D.  Il tracciato è suddiviso in 9 tappe ed è aperto tutto l’anno.

Quarta tappa: relax termale

Dopo aver camminato circondati da una natura rigogliosa ed aver visitato le bellezze dei palazzi del centro storico finalmente ci si può immergere nelle salutari acque Bagno di Romagna. Gli stabilimenti termali offrono varie possibilità di relax. Un paio d’ore di piscina termale, immersi in benefiche acque, oppure qualche trattamento benessere coccolati dalle sapienti mani di operatori esperti sono un tocca sana per mente e corpo.

Quinta tappa: Fonte sulfurea del Chiardovo

Una bella passeggiata su un viale ombrato da tigli che si snoda per 1 km, con poco dislivello, in una piccola valle conformata dal torrente Volanello che scorre tra campi lavorati ed orti. Asfaltato e chiuso al traffico, è luogo salutare, rilassante, immerso nel verde e nella frescura, scandito da panchine e da un’area di sosta con tavoli dove si può giocare a scacchi. Alla fine del viale si giunge alla “Fonte del Chiardovo” ove sgorga un’acqua sulfureo-bicarbonata, oligominerale, fredda, dal caratteristico odore di uovo, ben conosciuta per i benefici a piccoli disturbi del fegato e vie biliari e gastrointestinali.

Sesta tappa: i laghi del Comero

A pochi minuti da Bagno di Romagna i laghi del Comero vi aspettano per offrirvi pace e tranquillità ai piedi del Monte Comero. Un’oasi di fresco per sfuggire alla calura estiva. Guardare il tramonto da questi laghi, gustando i piatti tipici del territorio dai ristoranti affacciati sulle sponde del lago prescelto, è un’esperienza da non perdere. Lago Lungo, lago Pontini e lago di Acquapartita offrono anche attività di pesca sportiva e sono circondati completamente dal verde.

Settima tappa: gita fuori porta alla Diga di Ridracoli

Un esempio perfetto di integrazione tra l’ opera dell’uomo e l’ambiente, in un panorama mozzafiato: ecco a voi la Diga di Ridracoli. Incastonata all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, la diga offre molteplici attività in un contesto naturale unico. Nel grande invaso potrete fare escursioni in canoa o gite in battello elettrico con tutta la famiglia. Escursioni in e-bike, trekking alla scoperta di luoghi suggestivi e potrete visitare Idro Ecomuseo, un museo interamente dedicato all’acqua. Una vacanza nella vacanza che vi lascerà senza fiato.