Sito ufficiale di informazione turistica dell’Unione Valle del Savio

Logo - Percorsi del Savio

Sito ufficiale di informazione turistica dell’Unione Valle del Savio

Lasciando alle spalle le miti giornate autunnali, diamo il benvenuto all’inverno con la ricetta del vin brulé, una delle bevande calde più amate della stagione fredda.
Tipico delle zone montane, il vin brulé è una delizia da gustare calda assaporando il gusto di un buon vino rosso esaltato da numerose spezie e note fruttate. Il suo profumo e il suo gusto arricchiscono il periodo invernale e ci accompagnano durante la magica atmosfera delle feste natalizie.

 

Origini e tradizioni del vin brulé

Il nome vin brulé deriva dal francese e tradotto significa “vino bruciato”. La sua origine, però, non si lega alla Francia; infatti, sembra che questa gustosa bevanda risalga addirittura ai tempi dell’antica Grecia per poi arrivare ai Romani con il nome di conditum paradoxum. La sua origine e tradizione antichissima ci mostrano come, nel corso del tempo, il suo sapore non abbia mai smesso di inebriare i nostri palati, e non solo: fin dall’antichità è stato valorizzato come un prodotto dalle proprietà curative, e, ad oggi, è considerato come un rimedio naturale ai malanni di stagione, come raffreddore e influenza.
Le sue remote origini e il suo sapore inconfondibile permettono, con il passare del tempo, un’estesa diffusione della bevanda in tutta Europa. Nascono, così, differenti ricette che rispecchiano le caratteristiche della regione e dei prodotti del territorio in cui il vin brulé viene prodotto. A ogni modo, non esiste una ricetta unica ma solo numerose e differenti versioni che esaltano i sapori della terra di appartenenza.

Oggi ti presentiamo una nostra personale versione per preparare insieme uno squisito vin brulé e un’originale gelatina da assaporare a tavola con formaggi stagionati o semi-stagionati.

 

Ingredienti per sei persone

Per il vin brulé:
L 1 di vino rosso (noi utilizziamo del buon Sangiovese prodotto dalle cantine della Valle del Savio)
gr 200 di zucchero
7 chiodi di garofano
5 semi di cardamomo
3 bacche di ginepro
2 di anice stellato
2 stecche di cannella
1 baccello di vaniglia (puoi utilizzare la bacca di vaniglia privandola dei semi, puoi usare per aromatizzare creme o impasti)
2 arance
1 limone
1 mandarino
1 mela piccola

Per la gelatina di vin brulé:
ml 150 di vin brulé
gr 5 di addensante (quello che si usa per la marmellata)

Preparazione del vin brulé

In una pentola metti lo zucchero, la scorza degli agrumi (fai attenzione a non lasciare la parte bianca che darebbe un sapore amaro: può esserti d’aiuto utilizzare un pelapatate), le spezie, il baccello di vaniglia e la mela tagliata a fette.
A questo punto aggiungi il vino. Porta a bollore a fiamma bassa mescolando finché lo zucchero non sarà completamente sciolto. Fai sobbollire per 5 minuti. Spegni la fiamma sotto il tegame e, con l’aiuto di uno stecchino in legno da spiedino, dai fuoco al vin brulé e lascialo fiammeggiare finché non si esaurisce l’alcol.
Ora non ti resta che filtrare il tutto e gustarti questa delizia.
E se dovesse avanzare del vin brulé, non buttarlo via! Lo puoi utilizzare per creare una gelatina da accompagnare ai formaggi stagionati.

 

Preparazione della gelatina di vin brulé

Metti il vin brulé e l’addensante in un pentolino. Porta a bollore, mescolando sempre. Lascialo bollire fino a quando non raggiunge la densità desiderata. Fa’ la prova piattino, e ricorda che quando raffredda si addensa ulteriormente.