La villa: un gioiello settecentesco

 

La villa, situata in località Lizzano di Cesena, sulle prime colline a metà strada fra Cesena e Bertinoro fu costruita nel VIII secolo. Nel 1874 divenne proprietà della contessa Silvia Pasolini Zanelli, che ne fece il salotto buono della cultura romagnola. Alcuni fra gli intellettuali più illustri della Romagna del tempo frequentarono la villa: gli scrittori Nazzareno Trovanelli, Antonio Messeri, Paolo Amaducci; musicisti come Francesco Balilla Pratella, Achille Turchi, Federico Sarti, il celebre cantante lirico Alessandro Bonci, a cui fu intitolato il teatro comunale di Cesena, e soprattutto Giosuè Carducci, di cui rimane tutt’oggi, nella Villa, la camera da letto, rimasta intatta. Il Poeta era amico intimo della contessa Silvia, come testimoniato da un ricco carteggio fra i due, e proprio in uno dei suoi soggiorni alla villa egli scrisse l’ode La chiesa di Polenta.
Nel Giardino Letterario che circonda la villa, la visita viene accompagnata da un commento audio che fornisce notizie, informazioni, aneddoti e brani musicali sulla vita della contessa e del suo rapporto con Carducci e gli altri intellettuali che frequentavano la villa.
Villa Silvia-Carducci è oggi sede dell’A.M.M.I. (AMMI – Associazione Italiana Musica Meccanica), che sviluppa l’attività di ricerca, studio, divulgazione, salvaguardia e restauro degli strumenti musicali meccanici, con una ricca biblioteca.
Soprattutto, nei locali della villa ha sede il museo Musicalia, unica esposizione permanente in Italia dedicata interamente agli strumenti musicali meccanici.

 

 

Il Museo Musicalia, dove tutto è meccanico

 

Il Museo Musicalia è stato fondato da AMMI – Associazione Italiana Musica Meccanica nel 1998, e ha sede a Villa Silvia-Carducci. È concepito come un percorso in sette stanze che ripercorrono i momenti qualificanti della storia della musica meccanica. Dalla sua invenzione, alle diverse tappe del suo svilupparsi e imporsi nella società, fino al declino dovuto alla comparsa del grammofono e degli altri mezzi moderni di diffusione sonora.
Un racconto lungo fatto di musica, sette diverse emozioni per un viaggio sulle orme lasciate dagli antichi strumenti nei vicoli, nelle strade, nelle dimore che li ospitavano.
Il tamburo da guerra di Leonardo da Vinci, ricostruito dai tecnici dell’AMMI sulla base delle informazioni ricavabili da testi e disegni dei Codici Leonardiani di Venezia e Parigi, apre il percorso. Il viaggio attraversa le stanze dedicata agli Organi da casa, a quelli di barberia, da strada e da fiera, fino ai marchingegni utilizzati per le prime registrazioni sonore. Un sala è dedicata alla regina Margherita di Savoia, e ospita un preziosissimo piano melodico Racca.

Nel museo Musicalia tutto è meccanico e tutto è sonoro: quadri e orologi da muro, piccole tabacchiere dotate di minuscoli carillon, sax, violini, gabbiette con uccellini che cantano e si muovono, e persino un automa scimmia fumatrice!

Il cantautore Vinicio Capossela è un grande amico dell’AMMI e del Museo Musicalia, e ha utilizzato uno degli organi della collezione per i suoi concerti.

 

Altri servizi

 

Per portarsi a casa la magia della musica meccanica sarà a disposizione dei visitatori un bookshop, dove acquistare souvenir, pubblicazioni dedicate alla musica meccanica e anche del buon vino.
Il Chiosco dell’Organetto provvederà al ristoro dei visitatori e, chi vorrà approfondire la conoscenza di questo particolarissimo ramo della Musica, potrà farlo avvalendosi della visita guidata oppure consultando uno dei numerosi libri e le riviste internazionali del settore nella Biblioteca AMMI.

Il giardino Letterario e il Museo sono wi-fi zone. Le sale museali sono state attrezzate con cavi per telecamere e hot-spots.

Sono a disposizione su richiesta percorsi didattici a tema per scuole e gruppi organizzati.

Villa Silvia, inoltre, è sede di molti eventi dedicati a bambini e famiglie, gruppi e singoli: alla pagina Facebook si trovano tutti  i programmi e gli aggiornamenti.

 

La visita

Museo Musicalia e Museo Carducciano sono aperti sabato, domenica e festivi, dalle 16.00 alle 19.00 (durante l’ora legale) e dalle 15.00 alle 18.00 (ora solare).
Il Parco della villa è aperto tutti i giorni dalle 8.00 al tramonto.
Le visite guidate hanno un costo di € 5,00 per ogni museo, € 4,00 per gruppi e over 65, € 4,00 bambini 3-14 anni. Effettuando la visita a entrambi i Musei, il costo per il biglietto intero è di € 8,00 anziché € 9,00.

 

Come raggiungere Villa Silvia-Carducci

La Villa si trova a circa 7 chilometri da centro cittadino in via Lizzano 1241, 47522 Cesena. Per raggiungerla si può andare in auto, in direzione Bertinoro, seguendo la segnaletica che indica Villa Silvia-Carducci. In alternativa, si può utilizzare il servizio a chiamata BusSì: per info www.startromagna.it/bussi