Il territorio del colle di Corzano, che incombe maestoso sull’alta Valle del Savio, ha alle sue spalle una lunga storia, che ancora oggi i cittadini di Bagno di Romagna (e in particolare di San Piero) mantengono viva nella loro memoria. Esso ospita un Santuario tutt’ora visitabile, oltre ai ruderi dell’imponente castello che un tempo vi sorgeva, vegliando sugli abitanti dei luoghi sottostanti per più di otto secoli. Tale luogo ha dunque da sempre rappresentato un punto di riferimento per la popolazione locale ed è per molti diventato simbolo delle origini del proprio paese.
Oggi andremo alla scoperta di questo posto dall’aria quasi magica, dove natura, storia e fede sembrano fondersi in maniera perfetta!
Il castello
Il castello di Corzano, costruito nel XII secolo, acquisisce un ruolo importante nella seconda metà del 1300. In questo periodo, infatti, i conti Guidi di Bagno, nobile famiglia dell’epoca, iniziano ad utilizzarlo per avere un controllo dall’alto dei propri territori. Ciò gli permette di guadagnare notorietà e di diventare ben presto un vero e proprio borghetto cinto da mura, ospite di numerose famiglie. Dopo un secolo di splendore, il castello è però destinato ad una triste sorte. Infatti, dopo un susseguirsi di assedi e peripezie, nel Quattrocento entra tra i possedimenti di Firenze, cosa che lo porta ad un impoverimento progressivo. Causa del completo abbandono del luogo fu il passaggio dei Lanzichenecchi, che, diretti a Roma per il celebre “sacco” (1527), assediarono e bruciarono il castello.
Da quel momento, della rocca non rimasero altro che antichi ruderi delle mura e delle fondamenta. Essi permangono tutt’oggi, saldi ed irremovibili, e costituiscono dunque un importante patrimonio culturale per i cittadini, oltre che ad un’interessante meta per passeggiate ed escursioni. Il luogo si dimostra infatti perfetto per turisti e visitatori che non solo amano immergersi nella natura e nella tranquillità, ma desiderano anche andare più a fondo, alla scoperta di quelle che sono la storia e le origini del posto.
Il Santuario
Ad aggiungere prestigio al luogo è sicuramente il Santuario, situato a pochi metri dal castello, il cui ruolo fu fondamentale per dare nuova vita al colle ormai abbandonato. Esso sorse a inizio Ottocento come una chiesetta, ai fini di conservare un affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna con Bambino, che ben presto gli abitanti delle zone limitrofe considerarono loro protettrice, dichiarandola “Madonna di Corzano”. Pochi anni dopo, essa, invocata dalla stessa popolazione, contribuì a cessare un forte terremoto. Ciò fu un evento talmente straordinario che suscitò negli abitanti ancor più devozione, cosa che li spinse ad iniziare dei lavori sul colle per dargli un nuovo assetto. Ed ecco che la piccola Chiesa fu dunque ampliata e assunse le sembianze dell’odierno Santuario. All’affresco della Madonna fu affidato uno spazio importante sull’altare maggiore e il Santuario divenne punto di ritrovo e luogo di preghiera per i fedeli.
Questo elemento di tradizione è rimasto vivo nei cittadini locali, che ancora oggi animano tale spazio e gli riconoscono la sua importanza religiosa. L’ambiente si contraddistingue dunque per un’atmosfera particolarmente serena, che si riesce subito a percepire, dove la pace dello spirito abbraccia quella del luogo.
La Mulattiera
Ma come arrivarci?
Per avere un’esperienza a 360 gradi ed immergersi completamente nella piccola realtà di Corzano, il modo migliore è sicuramente quello di percorrere la Mulattiera. Essa non è altro che una strada selciata dal tratto approssimativamente breve che, partendo da S. Piero in Bagno, sale sul colle Corzano e arriva fino al Santuario della Madonna. Il percorso può essere interpretato come una vera e propria “via della fede”, poiché scandito da stazioni bronzee di una “Via Crucis”, realizzate (1990) dall’artista sampierano Carmelo Puzzolo. E’ proprio qui che il visitatore può assaporare la bellezza della natura che lo circonda, ma anche rivolgere l’attenzione su sé stesso, dedicandosi completamente al proprio cammino spirituale, che trova il suo punto di arrivo proprio nel Santuario.
La Mulattiera ha inoltre alle sue spalle una storia che rivela la forza e la determinazione della sua comunità. A partire dal 2008, l’associazione “Il Faro di Corzano” ha sottoposto l’antico tracciato ad un completo restauro, terminato nel 2013. Essa è stata sicuramente una delle più importanti opere pubbliche di iniziativa popolare realizzate in Italia. Ciò ha reso possibile considerare oggi l’itinerario uno dei più suggestivi dell’intero Appennino.
L’anello
Ma non è finita qui!
Per i camminatori più intrepidi, il territorio offre un percorso più impegnativo (dalla lunghezza di circa 10 km), ma sicuramente altrettanto suggestivo ed appagante. Si tratta di un anello escursionistico che unisce i territori di Bagno e San Piero, passando anche per Corzano. Ideale per numerose occasioni, dalle scampagnate in compagnia di amici e famiglia alle passeggiate in solitudine. Può essere la soluzione perfetta per dare una svolta ai propri pomeriggi d’estate, alla ricerca di paesaggi mozzafiato ed un po’ di fresco!