Leonardo e le forme dell'acqua


Leonardo da Vinci, nel suo viaggio in Romagna nel 1502, in qualità di ingegnere militare al seguito di Cesare Borgia, Duca di Romagna, perlustrò le città di Cesena e ne ritrasse la cinta muraria e la Rocca, suggerendo modifiche e migliorie, e lasciò nel celebre Manoscritto L anche profonde riflessioni sul comportamento dei fluidi, sui segni lasciati dalle acque fluviali e sulla relazione col territorio.

Sabato 1° luglio verrà inaugurata la mostra "Leonardo e le forme dell'acqua", visitabile alla Rocca Malatestiana fino al 31 luglio 2023.
Nell'ambito della mostra, il 1° luglio è prevista anche una serie di iniziative.

Programma

- ore 18.00 Inaugurazione della mostra "Leonardo e le forme dell'acqua: il fiume Savio", a cura di Pino Montalti in collaborazione con Gruppo Fotografico 93
Presenziano l’Assessore alla Cultura e all’Inclusione del Comune di Cesena, Carlo Verona, e il Sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia.

- ore 18.30 Conferenza presentazione del libro "Con lo sguardo di Leonardo. L’arte edificatoria e il microcosmo del cantiere" (Giunti Editore, 2023) di Emanuela Ferretti, Università di Firenze.
Introduce il curatore dell’evento, Pino Montalti.

- ore 20.00
Uve portate a Cesena
Leonardo da Vinci: osservazioni e curiosità sulla Romagna
Degustazione dei vini Leonardo da Vinci, collezione "1502 Da Vinci in Romagna", a cura di Luca Maroni, Analista Sensoriale.

LA MOSTRA
Organizzata nell’ambito delle iniziative promosse dall’Associazione Internazionale Le Vie Leonardo Da Vinci e dedicata al rapporto di Leonardo con l’acqua, l'esposizione raccoglie una esclusiva selezione di immagini elaborate dal Gruppo Fotografico 93, scattate durante un lungo periodo di escursioni effettuate nei meandri del fiume Savio, iniziate dalle sorgenti sul Monte Fumaiolo e concluse alla foce nel Mare Adriatico.

Le fotografie in esposizione aprono un particolare sipario sulla conoscenza delle acque del Savio e propongono ai visitatori un raffronto con lo sguardo singolare di Leonardo da Vinci, che nel 1502 perlustrò le città e il territorio di Romagna.
Le argute riflessioni sul comportamento dei fluidi e sui segni lasciati dalle acque fluviali, arricchite da annotazioni e da riproduzioni degli straordinari disegni del geniale artista-scienziato rinascimentale, mirano a favorire la relazione col paesaggio, a stimolare una nuova consapevolezza dei cambiamenti climatici e a cogliere di questo elemento tanto diffuso in natura la seducente bellezza.